Tutto è iniziato qualche anno fa, verso la fine di ottobre, quando ci si reca nei cimiteri per i preparativi alla commemorazione dei defunti. La riproduzione in bronzo di un aereo, un Macchi M-67 del Reparto Alta Velocità precipitato con il pilota nel 1928, che decorava una tomba mi ha incuriosito e l’ho fotografata con il cellulare. Da quel momento mi sono reso conto che quei luoghi si potevano guardare con un altro occhio, quello della macchina fotografica. Dopo molti anni di lavoro con la telecamera ho sentito la necessità di affrontare il nuovo percorso utilizzando uno strumento più “leggero”. Le prime foto le ho scattate con una piccola compatta che tenevo quasi nascosta per paura di farmi rimproverare. Una visita guidata al Monumentale di Alessandria mi ha dato il coraggio di realizzare delle foto più ragionate e curate nell’inquadratura. Con il passare del tempo ho iniziato a documentare cimiteri di altre città in Italia ed all’estero.